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Il viaggio prima del viaggio
Era da tempo che il mio sogno era fare un viaggio da solo.
Un desiderio che aveva preso forma silenziosamente, anno dopo anno, dentro giornate tutte uguali. Dopo la fine di una relazione lunga più di dieci anni e dopo aver affrontato per l’ennesima volta l’inverno milanese, grigio e umido, ho capito che era il momento giusto per partire.
Non è stato un gesto impulsivo, ma nemmeno troppo calcolato.
Ho pensato e ripensato a dove andare, ho cambiato itinerario più volte nella mia mente. All’inizio volevo le Filippine: isole, natura, lontananza. Poi però ho sentito un richiamo più forte, più profondo.
La Thailandia mi stava chiamando.
Certo, ci ero già stato, ma solo a Bangkok. Questa volta volevo attraversarla davvero, da sud a nord. Un mio amico mi aveva consigliato di passare anche per Singapore e la Malesia, e così ho disegnato la mia rotta: da Milano al Triangolo d’Oro, via terra.
Ho prenotato il biglietto solo due settimane prima della partenza.
Lo zaino l’ho fatto la sera prima, come se dentro di me ci fosse ancora un freno. Come se fare lo zaino significasse ammettere che stavo per lasciare tutto, almeno per un po’.
La mattina del volo mi sono svegliato presto. Ho sistemato le ultime cose, chiuso la porta di casa. E lì, con la mano sulla maniglia, ho sentito quella miscela strana di preoccupazione e adrenalina che accompagna ogni partenza vera.
Ho preso il treno per Malpensa. Un aeroporto che conosco bene, ma che quella volta aveva un sapore diverso. Il mio corpo si stava mettendo in viaggio, sì, ma la mia mente e la mia anima erano già partiti da tempo, da quando avevo immaginato tutto questo per la prima volta.
Supero i controlli, arrivo al gate, mi imbarco.
Mi siedo, sento i motori dell’aereo accendersi.
Mi preparo per il decollo. E già lì, dentro quel sedile, mi sento diverso. Più leggero. Più vero.
Ero già cambiato, e non me ne rendevo conto.
Dall’altra parte del mondo, mi aspettava una parte di me che era rimasta nascosta.
Ma che adesso, finalmente, stava venendo alla luce.
Perché si può anche provare ad andare contro il flusso della vita… ma prima o poi, il viaggio ci prende per mano. E ci porta esattamente dove dobbiamo andare.
Una risposta
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Inspirador, parabéns vic🤞💚
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